#Storia del Risorgimento Italiano
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"Only the West knows History"
(Italian version under the cut)
Such words open the history section of the New guidelines for schools document, decided by Italy's minister for education, Giuseppe Valditara. Elementary education will be proposed in the form of narration:
First year: classic texts such as the Bible, the Iliad and the Odyssey;
Second year: Italian history and Risorgimento, as well as fundamentals of civic education;
Third year: from man's origins to the rise of civilisations;
Fourth-fifth year: greek and Roman civilization.
Middle school, then, would start from Charlemagne onwards, always seen from the West's point of view.
What's striking is the decidedly eurocentric approach to education, which neglects the importance of other cultures.
What's striking is the little attention given to the strive for objectivity as much as possible, leaving sources in the background, rather relying on religious texts and literary works that have little historical value to children who can't relate them to their original context, and furthermore which seem to be proposed as trustworthy sources for the study of history, rather than symbolic and mythological representations, a reflection of their culture.
What's striking is the nationalistic attention on Italy, then accompanied by the lack of analysis of it's true historical past: one wonders how a child can fully understand the Risorgimento without knowing the previous events and above all the origin of the concept of Nation, and furthermore having introduced Italian history before Roman times, the foundation of Italian culture.
All this appears as a confused system, perhaps intentionally, which does not pay attention to the interconnection between historical events or to the diversity of interpretation, not following a chronological order and excluding those approaches that would give a more contextualised vision of history (such as the teaching of geohistory).
Perhaps we thought we had overcome our cultural egocentrism and were ready to confront the multifaceted nature of history, and we spoke too soon; or perhaps it is Italy that persists in living in the past.
"Solo l'Occidente conosce la Storia"
Con queste parole si apre il documento sulle Nuove indicazioni per la scuola, nel programma di storia, voluto dal ministro dell'istruzione italiano Giuseppe Valditara. Alle elementari, la storia sarà proposta sotto forma di narrazione:
Primo anno: testi classici quali la Bibbia, l'Iliade e l'Odissea;
Secondo anno: la storia italiana e il periodo risorgimentale, con fondamenti di educazione civile;
Terzo anno: dalle origini dell'uomo alle prime civiltà;
Quarto-quinto anno: civiltà greca e romana.
L'istruzione media, invece, comincia da Carlo Magno, con un'impostazione sempre incentrata dal punto di vista dell'Occidente.
Colpisce l'impostazione decisamente eurocentrica dell'istruzione, che trascura l'importanza delle altre culture.
Colpisce l'insufficiente attenzione all'ottenimento di un livello di oggettività quanto più alto possibile, mettendo in secondo piano le fonti, affidandosi, invece, a testi religiosi e opere letterarie che hanno ben poco di storico da insegnare a bambini che non sono in grado di porle in relazione al loro contesto di origine, e che sembrano voler essere presentate come fonti attendibili per lo studio storico, piuttosto che come rappresentazioni simboliche e mitologiche, riflesso della loro cultura.
Colpisce poi l'attenzione nazionalista per l'Italia, poi accostata al disinteresse per il suo effettivo trascorso storico: ci si chiede come possa un bambino comprendere appieno il risorgimento senza conoscere gli antecedenti e soprattutto l'origine del concetto di Nazione e ancora il fatto di aver introdotto la storia italiana prima della romanità, fondamento della cultura italiana.
Il tutto da l'idea di un sistema confuso, forse volutamente, che non pone attenzione sull'interconnessione tra i vari eventi storici o sulla diversità di interpretazione, non seguendo un ordine cronologico ed escludendo quegli approcci che permetterebbero di dare una visione più contestualizzata della storia (come l'insegnamento della geostoria).
Forse si pensava di aver superato il nostro egocentrismo culturale e di essere pronti a confrontarci con la poliedricità della storia, e abbiamo cantato troppo presto; o forse è l'Italia che si ostina a vivere nel passato.
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Catania - Monastero dei Benedettini - XVIII sec.
Di Catania furono i due più importanti esponenti del verismo italiano: Luigi Capuana e Giovanni Verga.
Movimento letterario influenzato dal naturalismo francese, ha i suoi tratti essenziali:
- nella rappresentazione oggettiva della realtà con la regressione dell’autore diversamente dalle descrizioni del Manzoni;
- in una lingua che simula la sintassi del dialetto: Manzoni aveva “sciacquato i panni in Arno”;
- in una visione determinista e pessimista della società tratta dalle sofferenze delle classi popolari e dal ruolo identitario attribuito alla “roba” mentre Manzoni credeva nella Provvidenza.
Personaggi principali di Verga sono:
- Rosso Malpelo la cui malvagità era rappresentata proverbialmente dai capelli rossi;
- il neo-borghese Mastro-don Gesualdo;
- Padron ‘Ntoni, il capofamiglia dei Malavoglia che deve fronteggiare il naufragio della Provvidenza e del suo carico di lupini.
A Catania sono ambientati I Viceré di Federico De Roberto, cronaca della decadenza di una nobile famiglia siciliana, gli Uzeda di Francalanza, romanzo antesignano de Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, storia del principe Fabrizio Salina e della sua famiglia durante il periodo del Risorgimento e dell'unificazione italiana.
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Carolina
In Antella di Firenze, entrai, diciottenne, per la prima ed unica volta in vita mia in una Casa del Popolo. Per le le letture già fatte in merito vi arrivai tutto emozionato, ma, alla luce di successive, ancorché striminzite esperienze, ne riportai l’impressione di una semplice sala da ballo, per di più quasi vuota, data l’afosità di quella domenica pomeriggio di agosto. Guardando le foto che ho trovato sul Web vado in confusione: che abbia sbagliato località?
C’era ancora a quel tempo a Nervia di Ventimiglia un signore che per il Natale del 1956 - complice di sicuro anche la giovanissima moglie - mi aveva regalato i primi - ad aprire un’immediata lunga serie - due libri in edizione per ragazzi su cui mi buttai subito avidamente in lettura a sette anni lì lì da compiere: “Sui sentieri del Far West” e “I corsari delle Bermude” di Emilio Salgàri (l’anno dopo il padre di Sandro C. mi diede da leggere del medesimo autore in versione integrale “I misteri della giungla nera”, un volume rilegato con della vera e propria carta da zucchero; ancora un anno e a Gignese sopra Stresa il nonno materno di due giovanissimi cugini di mio padre, simpatico sarto, mi diede da leggere due tomi pressoché originali della serie “Il Corsaro Nero” del romanziere di Verona ed una vetusta edizione in italiano de “I tre moschettieri” di Dumas, probabilmente anche altro - passai un mese intero lassù, quella volta! - , ma quelli tengo a mente con particolare emozione; del resto, a parte altri libri adatti alla mia età, in casa di mia nonna materna c’erano tanti altri volumi di cui non ricordo i titoli - esclusione fatta per “La luce che si spense” di Kipling - ma che passai in accurata rassegna).
Ripensando a quella persona di Nervia, ferroviere come mio padre, devo aggiungere, come ho già scritto altrove, che egli sempre a quell’epoca si prese - non so proprio quale regolamento lo consentisse - prima di tornare sui treni qualche mese “sabbatico”, che spese come radiotelegrafista su di una nave mercantile. Alla nostra famiglia ne riportò - ne ho già parlato, ripeto, ma questa storia mi piace troppo! - due belle tartarughine. Una venne “smarrita” subito: mio padre sosteneva di sapere chi se la fosse presa senza neanche entrare nel nostro cortiletto che dava sulla strada provinciale di Val Nervia, tanto l’animaletto si era avvicinato al nostro piccolo cancello. L’altra, nominata, chissà perché, Carolina, divenne oggetto di curiosità di tanti bambini della zona, in particolare amici di mio fratellino: non visse ancora lungo, perché - sosteneva mio padre - era stata sin troppo disturbata - più volte al giorno per farla ammirare veniva sollevata la coperta in cui era avvolta - nel corso del suo primo letargo su suolo italiano.
Sempre quel collega di mio padre aveva iniziato una bella opera di giardinaggio sulla striscia di terra in salita che divide la scala esterna di quel nostro “condominio” (all’epoca in quella casa non si usava ancora quel tipo di amministrazione!) dal bastione delle case popolari: forse fu di sprone per mio padre che lo imitò di buon grado per rendere molto verde lo spazio a nostra disposizione in quel pianterreno, un aspetto che tanti amici e conoscenti ricordano, oggi che le cose sono un po'… cambiate, con piacere se non con nostalgia
Di Varese rammento solo un sentiero polveroso ed un cinema scalcinato: neppure un frammento di storia del Risorgimento, per dire!
C’è ancora qualche persona che non ha tuttora messo a fuoco la presenza dell’ultima montagnola o promontorio - qualche anziano del luogo definiva il sito “gobba del cammello” (che ne ha due, però…) - che conclude la visione al nostro occidente della costa francese. Talvolta, salendo tra Nizza e Villafranca per imboccare l’autostrada, o a Seborga dopo un bell’acquazzone, mi sembra di avere visto più in là, ma oggi non ne sono più tanto sicuro. Di sicuro ho già narrato di come abbia chiesto ripetutamente a diverse persone, presunte esperte di mare, senza ottenere precisa risposta, di quale punto geografico si tratti. Chissà dove ho messo o perso il bel portolano che mi era stato regalato? Forse sarei stato in grado di capirlo e così provare a decifrare quel perdurante mistero.
Adriano Maini





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Risorgimento è Firenze: E DICO POCO…!!


Durante il periodo del Risorgimento, Firenze fu la città simbolo della cultura italiana. La città che, con la sua storia, meglio illustrava la grandezza del genio italiano e la ricchezza della Città - Stato che aveva reso grande la Penisola e generato il Rinascimento.

Carlo Cattaneo nei suoi scritti disse: "... Ciò che contraddistingue le città toscane e

soprattutto Fiorenza è l'aver diffuso sino all'ultima plebe il senso del diritto e della dignità civile. Superarono in ciò anche l'antica Atene; la cui gentile cittadinanza aveva pur sempre il barbaro sottostrato della schiavitù. L'artigiano fiorentino fu in Europa il primo a partecipare alla cultura scientifica. Le arti meccaniche che vennero a connettersi intimamente con le arti belle; e queste colle geometrie, coll'ottica, colla fisica. L'artista toscano non circoscrisse il suo genio in un'arte sola. Leonardo e Michelangelo furono pittori, scultori, architetti, geometri, fisici, anche poeti, anche filosofi. Perloché la verità del loro sapere li condusse, per necessità psicologica, dai particolari delle arti e dei mestieri ai generali della contemplazione matematica. Ed ecco nella tradizione toscana attivarsi a poco a poco nel corso dei secoli il metodo sperimentale in cui l'occhio e la mano prepararono i primi elementi della scienza dell'intelletto." E DICO POCO…!!

Gabriella Bazzani Madonna delle Cerimonie Read the full article
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Tomasi di Lampedusa
Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nato a Palermo il 23 dicembre 1896 e morto a Roma nel 1957, è stato un nobile e scrittore italiano, autore del famoso romanzo “Il Gattopardo”. Ambientato nella sua Sicilia natale durante il Risorgimento, il romanzo è stato pubblicato per la prima volta postumo nel 1958. Dalla storia fu tratto il famoso film omonimo diretto da Luchino Visconti nel 1963. Tomasi di…

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Viaggiatrici alle ombre dei portici a Bologna
L’associazione 8cento APS, in collaborazione con il Museo civico del Risorgimento – Certosa di Bologna e l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano – Comitato di Bologna per il2024 propone un calendario di iniziative incentrate sulle viaggiatrici dell’Ottocento. L’Ottocento fu l’età dei viaggi come esperienze per completare l’iter formativo e culturale, conoscere leggi, monete e costumi…

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Ritratto di una grande attrice risorgimentale: Carlotta Marchionni
ITA: Carlotta Marchionni fu una grande attrice del teatro italiano di primo Ottocento, paladina del Risorgimento e impareggiabile interprete delle tragedie di Vittorio Alfieri e di Silvio Pellico. Per lei furono coniate due medaglie, onore fino ad allora riservato solo a Isabella Andreini nel 1605.
ENG: Carlotta Marchionni was a great actress of Italian theatre in the early 19th century, a paladin of the Risorgimento and an incomparable interpreter of the tragedies of Vittorio Alfieri and Silvio Pellico. Two medals were coined for her, an honour previously reserved only for Isabella Andreini in 1605.
🖊️: Laura Candiani
L’articolo completo su Vitamine vaganti/Read more on Vitamine vaganti
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"Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti Fiorentini"
è un gruppo di volontari appassionati di cultura, attivo da più di cinquant'anni con l'obiettivo di esaltare e far conoscere il vasto tesoro di opere artistiche, la ricchezza culturale e la storia di Firenze.
Questo viene realizzato attraverso la creazione di itinerari e visite guidate per i membri dell'associazione e per la comunità in generale.
Il presidente del Consiglio Comunale, Luca Milani, nella conferenza stampa di mercoledì 7 febbraio 2024 a Palazzo Vecchio, ha riconosciuto l'importanza dell'associazione sottolineando che, da oltre un anno, si è instaurata una collaborazione, seppur modesta, ma molto significativa.
Con l'aiuto dei volontari, è stato possibile aprire le stanze del periodo in cui Firenze era la capitale del Regno d'Italia, situate al terzo piano di Palazzo Vecchio.
Qui è stata istituita una mostra permanente per commemorare tale epoca.
L'iniziativa offre non solo la possibilità di ammirare opere d'arte precedentemente conservate nei depositi e oggi restaurate, ma anche di rivivere episodi storici di Firenze, facendo scoprire ai cittadini luoghi meno conosciuti della città.
Il presidente Milani ha sollecitato anche la rilettura degli eventi del Risorgimento italiano, visti come preludio alla lotta di Liberazione, alla Resistenza, al Referendum costituzionale e alla nascita della Repubblica Italiana.
Sempre Luca Milani ha sottolineato inoltre, che attraverso la disponibilità dagli Amici dei Musei e dei Monumenti di Firenze, si aprono spazi unici, si organizzano conferenze e confronti, per promuovere la cultura nella città.
L'Associazione, grazie all'impegno dei suoi volontari, tiene aperte vari luoghi d'Arte, quali la Cappella di San Luca e dei Pittori, l'Accademia delle Arti del Disegno, la Chiesa di San Carlo dei Lombardi, la Villa Medicea di Petraia, la Villa Medicea di Castello, l'oratorio e la Chiesa dei Vanchetoni, e Palazzo Coppini.
l'Associazione organizza incontri aperti al pubblico ogni domenica mattina presso l'auditorium della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.
Inoltre, il sabato sono organizzate numerose visite guidate riservate ai soci, itinerari artistici e corsi su storia dell'arte, architettura ed archeologia.
Esiste anche un comitato dedicato alla cura e al restauro dei Tabernacoli, che ha supervisionato il recupero di circa duecento tabernacoli all'interno del Comune di Firenze e nelle aree limitrofe, gestendo tutte le fasi, dalle normative agli interventi pratici.
Questi tabernacoli sono peculiari del territorio e radicati nella storia civica della regione.
Nonostante le sfide del tempo, questi siti continuano ad essere elementi che stimolano la sensibilità collettiva e promuovono iniziative di restauro anche da privati italiani e internazionali.
La sede del comitato possiede un'ampia raccolta di materiali documentari e una biblioteca specifica, aperta a studiosi e interessati.
Nel 2023, sono stati inaugurati nuovi tabernacoli in diverse vie della città.
Riccardo Rescio I&f Arte Cultura Attualità
Ministero della Cultura ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo Ministero del Turismo
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Mattarella in visita a San Marino: incontro con i Capitani Reggenti. Segui la diretta
“I nostri due paesi sono legati dal filo indissolubile di una storia millenaria”, così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, San Marino per la visita di Stato, l’ultimo impegno “estero” del capo dello Stato per questo 2023. “Durante il Risorgimento italiano, San Marino accolse e protesse Garibaldi, nonostante i rischi di ritorsioni da parte delle truppe austriache. L’Ospedale di…
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Italiano Facile: Livello A1 lesson 7 Cultura italiana
7 Cultura italiana 7.1 Storia e geografia La storia e la geografia sono due argomenti fondamentali per comprendere la cultura italiana. In questa sezione, esploreremo brevemente la storia e la geografia dell'Italia, fornendo una panoramica generale che ti aiuterà a comprendere meglio il contesto culturale del paese. Storia dell'Italia L'Italia ha una storia ricca e affascinante che risale a migliaia di anni. Durante l'antichità, l'Italia era abitata da diverse popolazioni, tra cui gli Etruschi, i Greci e i Romani. L'Impero Romano, fondato nel 27 a.C., è stato uno dei più grandi e influenti imperi della storia. Durante questo periodo, l'Italia ha visto una grande espansione territoriale e ha contribuito allo sviluppo di importanti conquiste culturali, come l'arte, l'architettura e il diritto romano. Dopo la caduta dell'Impero Romano, l'Italia è stata divisa in vari regni e città-stato durante il periodo medievale. Nel Rinascimento, l'Italia è stata il centro di un grande movimento culturale e artistico, con figure come Leonardo da Vinci, Michelangelo e Raffaello che hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'arte. Durante il XIX secolo, l'Italia ha vissuto un periodo di unificazione nazionale, noto come il Risorgimento. Dopo una serie di guerre e conflitti, l'Italia è stata finalmente unificata nel 1861, diventando uno stato unitario. Durante il XX secolo, l'Italia ha vissuto momenti di grande trasformazione politica e sociale, tra cui la dittatura fascista di Benito Mussolini e la partecipazione alla Seconda Guerra Mondiale. Oggi, l'Italia è una repubblica parlamentare e fa parte dell'Unione Europea. Il paese è noto per la sua cultura, la sua cucina, la moda e il suo patrimonio artistico. Geografia dell'Italia L'Italia è situata nel sud dell'Europa e si estende su una penisola che si affaccia sul Mar Mediterraneo. Il paese confina con la Francia, la Svizzera, l'Austria e la Slovenia. L'Italia è divisa in 20 regioni, ognuna con le sue caratteristiche geografiche e culturali. La geografia italiana è molto varia, con montagne, colline, pianure e coste. Le Alpi, che si estendono lungo il confine settentrionale, sono una catena montuosa famosa per le sue vette imponenti e i panorami mozzafiato. Il punto più alto delle Alpi italiane è il Monte Bianco, che raggiunge un'altezza di 4.810 metri. Le regioni centrali dell'Italia sono dominate dalla catena montuosa degli Appennini, che si estende per circa 1.200 chilometri dalla Liguria alla Calabria. Gli Appennini sono meno imponenti delle Alpi, ma offrono comunque paesaggi spettacolari e sono una popolare destinazione per gli amanti della natura e degli sport all'aria aperta. Le pianure del Po, situate nella parte settentrionale del paese, sono una delle aree più fertili d'Europa e sono famose per la loro produzione di riso, mais e frutta. Le coste italiane sono lunghe e varie, con spiagge sabbiose, scogliere rocciose e baie pittoresche. Le isole italiane, come la Sicilia e la Sardegna, offrono paesaggi unici e una cultura diversa dal resto del paese. Conclusioni La storia e la geografia dell'Italia sono strettamente intrecciate e hanno contribuito a plasmare la cultura e l'identità del paese. Conoscere la storia e la geografia italiana ti aiuterà a comprendere meglio la mentalità e le tradizioni degli italiani. Continua a esplorare e approfondire questi argomenti per arricchire la tua conoscenza della lingua e della cultura italiana. 7.2 Arte e letteratura L'arte e la letteratura italiana sono famose in tutto il mondo per la loro bellezza e importanza storica. In questa sezione, esploreremo alcuni dei più grandi artisti e scrittori italiani, nonché le opere d'arte e i capolavori letterari che hanno contribuito a definire la cultura italiana. Arte italiana L'arte italiana ha una lunga e ricca storia che risale all'antichità. Durante il Rinascimento, l'Italia è stata il centro dell'arte europea, producendo alcuni dei più grandi artisti di tutti i tempi. Uno dei più famosi è Leonardo da Vinci, noto per opere come "La Gioconda" (meglio conosciuta come "Monna Lisa") e "L'Ultima Cena". Le sue opere sono caratterizzate da una straordinaria attenzione ai dettagli e da una profonda comprensione dell'anatomia umana. Un altro grande artista italiano è Michelangelo Buonarroti, famoso per le sue sculture come "La Pietà" e "David", nonché per i suoi affreschi nella Cappella Sistina. Le sue opere sono caratterizzate da una grande maestria tecnica e da una profonda espressione emotiva. Altri artisti italiani di grande rilievo includono Raffaello Sanzio, con le sue opere classiche e armoniose, e Caravaggio, noto per il suo uso innovativo della luce e dell'ombra. Questi artisti hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'arte e continuano ad ispirare gli artisti di oggi. Letteratura italiana La letteratura italiana ha una tradizione altrettanto ricca e influente. Uno dei più grandi poeti italiani è Dante Alighieri, autore de "La Divina Commedia". Quest'opera epica è considerata uno dei capolavori della letteratura mondiale e narra il viaggio di Dante attraverso l'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. La sua scrittura è caratterizzata da una profonda riflessione sulla condizione umana e da una straordinaria bellezza poetica. Un altro grande scrittore italiano è Giovanni Boccaccio, autore del "Decameron". Questa raccolta di novelle è considerata una delle opere più importanti della letteratura italiana e ha influenzato molti scrittori successivi. Il "Decameron" narra le storie di un gruppo di giovani che si rifugiano in campagna per sfuggire alla peste e si raccontano storie per passare il tempo. Altri autori italiani di grande rilievo includono Alessandro Manzoni, autore de "I Promessi Sposi", un romanzo storico che racconta la storia di due giovani innamorati nel contesto della Lombardia del XVII secolo, e Italo Calvino, autore di opere come "Il Barone Rampante" e "Le città invisibili", che esplorano temi come l'immaginazione e la realtà. L'importanza dell'arte e della letteratura italiana L'arte e la letteratura italiana hanno avuto un impatto significativo sulla cultura mondiale. Le opere d'arte italiane sono esposte nei musei di tutto il mondo e sono ammirate per la loro bellezza e maestria tecnica. La letteratura italiana ha influenzato molti scrittori e artisti successivi, che hanno tratto ispirazione dalle opere dei grandi maestri italiani. Inoltre, l'arte e la letteratura italiana sono un importante veicolo per comprendere la storia e la cultura del paese. Attraverso le opere d'arte, possiamo esplorare le diverse epoche storiche e le idee che hanno plasmato l'Italia. La letteratura italiana ci offre una finestra sulla vita quotidiana, le tradizioni e le sfide che gli italiani hanno affrontato nel corso dei secoli. Studiare l'arte e la letteratura italiana non solo ci permette di apprezzare la bellezza delle opere, ma ci aiuta anche a sviluppare una migliore comprensione della cultura italiana e della sua identità unica. Inoltre, ci offre l'opportunità di arricchire il nostro vocabolario e migliorare le nostre competenze linguistiche attraverso la lettura di testi originali. In conclusione, l'arte e la letteratura italiana sono tesori culturali che meritano di essere esplorati. Attraverso l'apprendimento di queste forme d'arte, possiamo immergerci nella ricca storia e cultura italiana, arricchendo la nostra conoscenza e apprezzando la bellezza delle opere dei grandi maestri italiani. 7.3 Cucina italiana La cucina italiana è famosa in tutto il mondo per la sua varietà di sapori, ingredienti freschi e piatti deliziosi. In questa sezione, esploreremo alcuni dei piatti più iconici della cucina italiana e impareremo alcune parole e frasi utili per ordinare cibo al ristorante. I piatti italiani più famosi La cucina italiana è conosciuta per la sua semplicità e l'uso di ingredienti di alta qualità. Ecco alcuni dei piatti italiani più famosi: - Pizza: La pizza italiana è un classico intramontabile. La pizza margherita, con pomodoro, mozzarella e basilico, è uno dei piatti più popolari in Italia e nel mondo. - Pasta: La pasta è un'altra specialità italiana amata da tutti. Ci sono innumerevoli tipi di pasta, come spaghetti, penne, fusilli e lasagne, che possono essere accompagnati da una varietà di salse deliziose. - Risotto: Il risotto è un piatto di riso cremoso e ricco di sapore. Il risotto alla milanese, con zafferano e formaggio parmigiano, è uno dei più famosi. - Gelato: Il gelato italiano è conosciuto per la sua consistenza cremosa e i gusti autentici. Ci sono molti gusti tra cui scegliere, come cioccolato, fragola, pistacchio e limone. - Tiramisù: Il tiramisù è un dolce al cucchiaio molto amato. È fatto con savoiardi inzuppati nel caffè, crema di mascarpone e cacao in polvere. Frasi utili al ristorante Quando si mangia al ristorante in Italia, è utile conoscere alcune frasi per ordinare il cibo e comunicare con il personale. Ecco alcune frasi utili: - "Posso avere il menù, per favore?" - Chiedi il menù al cameriere. - "Vorrei ordinare..." - Inizia a fare il tuo ordine. - "Mi consiglia qualcosa di tipico?" - Chiedi al cameriere di consigliarti un piatto tipico. - "Mi piacerebbe provare il piatto del giorno." - Chiedi di provare il piatto speciale del giorno. - "Per me, un'insalata mista come antipasto." - Fai un'ordinazione specifica per te. - "Mi porti un bicchiere d'acqua, per favore?" - Chiedi un bicchiere d'acqua. - "Mi scusi, potrebbe portarmi il conto?" - Chiedi il conto alla fine del pasto. Specialità regionali L'Italia è divisa in diverse regioni, ognuna con la propria cucina tradizionale. Ecco alcune specialità regionali che potresti voler provare: - Piemonte: Il Piemonte è famoso per il suo tartufo bianco e il bollito misto, un piatto di carne bollita servito con salse deliziose. - Toscana: La Toscana è conosciuta per la sua bistecca alla fiorentina, un taglio di carne di manzo cotto alla griglia e servito al sangue. - Campania: La Campania è la patria della pizza napoletana, con la sua crosta sottile e i sapori autentici. - Sicilia: La Sicilia è famosa per i suoi cannoli, dolci a base di ricotta e pasta croccante. - Liguria: La Liguria è nota per il suo pesto alla genovese, una salsa a base di basilico, pinoli, aglio, formaggio e olio d'oliva. Buon appetito! La cucina italiana è un vero tesoro culinario e provare i suoi piatti è un'esperienza da non perdere. Speriamo che questa sezione ti abbia dato un'idea di cosa aspettarti quando ordini cibo in Italia e ti abbia fatto venire l'acquolina in bocca. Buon appetito! 7.4 Feste e tradizioni In Italia, le feste e le tradizioni sono parte integrante della cultura e della vita quotidiana. Ogni regione e città italiana ha le sue festività uniche e tradizioni che vengono celebrate con grande entusiasmo e partecipazione da parte della comunità locale. Queste festività offrono un'opportunità unica per immergersi nella cultura italiana e scoprire le tradizioni secolari che sono state tramandate di generazione in generazione. Una delle festività più importanti in Italia è il Natale, che viene celebrato il 25 dicembre. Durante questa festa, le famiglie si riuniscono per condividere un pasto speciale e scambiarsi regali. Le città italiane sono decorate con luci colorate e alberi di Natale, creando un'atmosfera magica e festosa. Una tradizione molto amata è il presepe, una rappresentazione della natività che viene allestita in molte case e chiese. Un'altra festa molto importante in Italia è il Capodanno, che viene festeggiato il 31 dicembre. Durante questa festa, le persone si riuniscono per festeggiare l'arrivo del nuovo anno. Una tradizione comune è quella di brindare con lo spumante a mezzanotte e scambiarsi auguri di buon anno. Molte città italiane organizzano anche spettacoli di fuochi d'artificio per celebrare l'occasione. La Pasqua è un'altra festività significativa in Italia. Durante questa festa, le famiglie si riuniscono per celebrare la resurrezione di Gesù Cristo. Una tradizione molto popolare è quella di scambiarsi uova di cioccolato e partecipare a processioni religiose. In molte città italiane, vengono organizzate rappresentazioni teatrali della Passione di Cristo, che attirano visitatori da tutto il mondo. Oltre alle festività religiose, ci sono anche molte festività civili in Italia. Una delle più famose è il Carnevale, che si tiene in diverse città italiane, come Venezia e Viareggio. Durante il Carnevale, le persone si vestono con costumi elaborati e partecipano a parate e feste di strada. È un momento di grande allegria e divertimento, in cui le persone si lasciano andare e si godono la compagnia degli amici e della famiglia. Un'altra festa molto amata in Italia è la Festa della Repubblica, che si celebra il 2 giugno. Questa festa commemora la nascita della Repubblica Italiana nel 1946, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Durante questa festa, vengono organizzate parate militari e spettacoli pubblici per celebrare l'unità e l'indipendenza dell'Italia. Ogni regione italiana ha anche le sue festività e tradizioni locali. Ad esempio, a Venezia si tiene il famoso Carnevale di Venezia, con le sue maschere elaborate e i costumi tradizionali. A Napoli, si celebra la festa di San Gennaro, il patrono della città, con processioni religiose e festeggiamenti in strada. A Siena, si tiene il Palio, una corsa di cavalli che si svolge nella piazza principale della città. Partecipare alle festività e alle tradizioni italiane è un modo fantastico per immergersi nella cultura del paese e imparare di più sulla sua storia e sulle sue tradizioni. Durante queste festività, è possibile assaggiare piatti tradizionali italiani, ascoltare musica folk e partecipare a eventi culturali unici. È anche un'opportunità per fare nuove amicizie e creare ricordi duraturi. In conclusione, le feste e le tradizioni italiane sono un aspetto fondamentale della cultura italiana. Ogni festività ha le sue peculiarità e offre un'esperienza unica per coloro che vogliono conoscere meglio l'Italia e la sua gente. Partecipare a queste festività è un modo divertente e coinvolgente per imparare la lingua italiana e scoprire la ricchezza della cultura italiana. 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“ Per parte mia, non ho alcuna fiducia nelle dittature e soprattutto nelle dittature civili. Io credo che con un parlamento si possano fare parecchie cose che sarebbero impossibili per un potere assoluto. Un'esperienza di tredici anni m'ha convinto che un ministero onesto ed energico, che non abbia nulla da temere dalle rivelazioni della tribuna e non si lasci intimidire dalla violenza dei partiti, ha tutto da guadagnare dalle lotte parlamentari. Io non mi sono mai sentito debole se non quando le camere erano chiuse. D'altra parte non potrei tradire la mia origine, rinnegare i principî di tutta la mia vita. Sono figlio della libertà: è ad essa che debbo tutto quel che sono. Se bisognasse mettere un velo sulla sua statua, non sarei io a farlo. Se si dovesse riuscire a persuadere gli italiani che hanno bisogno di un dittatore, essi sceglierebbero Garibaldi e non me. Ed avrebbero ragione. La via parlamentare è più lunga, ma è più sicura. Le elezioni di Napoli e della Sicilia non mi spaventano. Si assicura che avranno un cattivo esito: e sia. I mazziniani sono meno temibili alla camera che nei loro circoli. L'esperienza della Lombardia mi rassicura: l'anno scorso era di cattivo umore al tempo delle elezioni, e le sue scelte furono detestabili; Cattaneo, Ferrari, Bertani furono eletti con enormi maggioranze. Questi signori vennero alla camera con un atteggiamento minaccioso, con l'ingiuria pronta, quasi col pugno levato. Ebbene, che cosa hanno fatto? Sbaragliati in due o tre circostanze, hanno finito per diventare così inoffensivi che, nell'ultimo grande dibattito, hanno votato con la maggioranza. Non abbiate timore di nulla: agli uomini del mezzogiorno capiterà lo stesso. L'atmosfera calma, addirittura pesante di Torino li calmerà. Se ne ritorneranno ammansiti. A Napoli si son commessi dei gravi errori. Farini [Carlo; patriota romagnolo, “Luogotenente generale delle provincie napoletane” dal 6 Nov. 1860; Nota del Trascrittore], in un primo tempo, non ha avuto abbastanza autorità; poi è caduto malato; ed infine un dramma orribile si è compiuto sotto i suoi occhi. Uomo di gran cuore, Farini non ha saputo resistere a questo seguito di scosse; si è accasciato e non è in grado di continuare il duro compito che aveva accettato con la devozione che porta in tutte le cose. Egli chiede con tutte le sue forze di essere sostituito. Il giorno in cui un uomo energico e non logorato riprenderà il potere a Napoli, tutto rientrerà nell'ordine. La maggioranza della nazione è monarchica, l'esercito scevro di ogni coloritura garibaldina, la capitale è ultra-conservatrice. Se, con tutti questi elementi, non sapessimo cavarcela, saremmo dei grandi imbecilli. “
(Da una lettera di Camillo Benso conte di Cavour ad Anastasia Klustine contessa de Circourt del 29 dicembre 1860)
Denis Mack Smith, Il Risorgimento Italiano. Storia e testi, Laterza (collana Storia e Società), 1968¹; pp. 627-28.
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Ricapitolando
Zelensky insulta un alleato di governo e tiene in ostaggio 8 giornalisti italiani... e la Meloni va a leccargli il ....
Il concetto di servilismo ha raggiunto nuove ed inesplorate vette!
La presidente Meloni é diventata la "regina d'Italia".
Promette a Polonia e Ucraina l'appoggio *incondizionato" del nostro Paese per qualsiasi cosa abbiano bisogno!
*La vostra lotta come il Risorgimento italiano".
Giorgia hai infangato la nostra Storia!
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CRONACHE RIBELLI
Le minacce del ministro Valditara alla preside che ha scritto una circolare sull’aggressione fascista a Firenze non dovrebbero stupire nessuno. Sono l’ultimo atto di una lunga serie di tentativi di piegare il mondo della cultura e dell’istruzione a una precisa visione ideologica.
Che - attenzione - non è quella “nera” ma piuttosto quella qualunquista. Ciò che si chiede oggi ai docenti, al personale scolastico e agli accademici è non prendere posizione. Stare zitti, farsi gli affari propri, essere insomma indifferenti a quello che avviene nella società.
La nostra solidarietà alla preside Savino va di pari passo alla convinzione che le persone che si occupano di cultura debbano SEMPRE esporsi. E non solo sul tema del neofascismo, bensì su tutte le storture, le diseguaglianze, le privazioni di diritti, i disastri sociali e ambientali che affliggono la nostra società. Il dovere di chi vive di cultura è proprio questo: creare dibattito portando contenuti critici, alimentando forme di confronto che possano aprire spiragli e aiutare a guardare con altre lenti il mondo che ci circonda.
Altrimenti quale sarebbe il ruolo dei docenti e degli accademici? Ripetere come automi anno dopo anno i programmi ministeriali e pretendere che i ragazzi facciano lo stesso?
Magari per insegnare, come è stato fatto per decenni nelle nostre scuole, il mito “del buon italiano e del cattivo tedesco”, quello “del Piave mormorava non passa lo straniero” o del Risorgimento stile libro “Cuore”? Ovvero un'impostazione della quale vediamo ancora oggi i danni.
Per questo bisogna “essere partigiani”, ovvero avere il coraggio di farsi avanti, dire la propria e assumere posizioni scomode, che nel caso specifico a nostro avviso non coincidono tanto col parlare di “regime” quanto nell'individuare il percorso storico che ci ha portato a questo punto. Cosa che tante volte abbiamo fatto.
Non allontaneremo le persone - oppresse, stanche e deluse da questo sistema politico, economico e sociale - da certe ideologie urlando banalmente al fascismo, ma mostrando come i soggetti politici reazionari nella storia non siano mai stati alternativi al sistema dominante, ma espressione della sua parte più retriva.
Basta vedere i primi mesi di questo governo. Abbiamo avuto esattamente le stesse politiche classiste e discriminatorie degli ultimi trent’anni condite da un revisionismo sciatto e da una becero autoritarismo.
La cultura dovrebbe alzare la voce non solo contro questo governo, ma soprattutto contro quelle politiche e a favore di chi ne paga il prezzo.
Perché, come ci hanno insegnato i nostri nonni, ha senso studiare e formarsi solo se quello che si impara lo si mette a disposizione e nell’interesse di tutti e tutte.
Cronache Ribelli
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Nelle scuole superiori di tutta la Nazione (cit.) gli studenti fanno: storia greca, storia romana, storia medievale, il Rinascimento, le guerre d‘Italia, il Seicento, l’Illuminismo, il Risorgimento e le due Guerre Mondiali. Aggiungiamoci anche Dante, Petrarca, Boccaccio, Tasso, Ariosto, Goldoni, Foscolo, Manzoni, Leopardi, più tutti gli autori del 900. Inoltre due questioni della lingua, la questione meridionale, elementi di diritto italiano, e tanto altro che riguarda la nostra cultura e le nostre origini. Dunque mi domando: che cazz’è il liceo del Made in Italy?
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Joe | Yusuf Al-Kaysani/Nicky | Nicolo di Genova
«Mi perdonerai se credo che non vinceremo questa guerra?» Gli confessò Yusuf massaggiando i palmi della mano dell'altro.
«Ti perdonerò.» - - - - - - - - - Milano, nella notte del venti Marzo milleottocentoquarantotto i rivoluzionari hanno eretto più di millecinquecento barricate disseminate per la città. Gli austriaci sono nascosti fra i tetti, i rivoltosi dietro muri e macerie. La notte sembra nascondere l'indomani, la battaglia e le rappresaglie. Non è così. Ma due uomini non possono fare a meno di lottare e schierarsi, insieme, perché questa è la cosa giusta.
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ECCOLA qui la mia oneshot che stavo scrivendo ieri in italiano su Nicky e Joe, siamo nel RISORGIMENTO italiano, nelle barricate delle “cinque giornate di Milano” e mi sono divertita moltissimo a metterci in mezzo un po’ di storia e un po’ di fantasia ♥
#joe x nicky#nicolo di genova#yusuf al kaysani#the old guard#the old guard spoilers#fanfiction#immortal husbands
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Ad Alessandria scoppiano i moti piemontesi: nella cittadella militare viene issato per la prima volta il Tricolore
Oggi celebriamo l’anniversario di un evento storico che ha segnato la storia del Risorgimento italiano: l’insurrezione di Alessandria e l’issazione del Tricolore. Era il 10 marzo 1821 quando, durante i moti piemontesi, l’Italia sventolava il suo Tricolore in Cittadella ad Alessandria. Continue reading Ad Alessandria scoppiano i moti piemontesi: nella cittadella militare viene issato per la prima…

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